sabato 9 luglio 2011

Inseguendo una voce

"Esistono individui segnati da un particolare destino di solitudine: per costoro è necessario il lento travaglio di una ricerca interiore, che si nutra di silenzio e del confronto con quelle immagini eterne con cui la psiche parla di sè e del suo mistero.

Per costoro l'esistenza non è una change da sfruttare al meglio, senza stare lì a chiedersi perché ci è stata data, ma un bene da strappare alle tenebre dell'inconsapevolezza, la conquista alla luce di un segreto sepolto nel fondo dell'essere, la ricerca dolorosa di un compimento che non sempre la morte suggella.

La solitudine diventa una presenza costante, il luogo che ripara dalla minaccia di un troppo prolungato commercio con gli altri che rischierebbe di interrompere l'esercizio interiore del silenzio.

Attraverso la solitudine essi  salvaguardano una zona di penombra del loro essere, una zona di segretezza e di non comunicazione indispensabile per difendersi dall'assedio dell'ovvio e del banale, per non dover sentire più il cicaleccio incessante di chi non ha niente da dire. ..."

Da "Vivere la distanza" di Aldo Carotenuto - Studi Bompani editore

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Visualizzazioni totali