domenica 15 novembre 2009

SEQUESTRO EMOTIVO - Un racconto



Un racconto - per rendere l’idea di cosa sia, secondo Goleman, il sequestro emotivo o sequestro dell’amigdala.






Anche se durante le feste il ritmo è frenetico, lei lavorava sempre come una matta per fare di Natale un giorno perfetto: andava comprare regali, li incartava, cucinava dolci e preparava per cena i cibi tradizionali svedesi – polpettine e lefse.



Anche quella volta, dopo essere corsa in giro per tutto il giorno, accese le candele e chiamò la famiglia a tavola, sulla quale fumavano i cibi preparati con cura.

A quel punto tutti si presentarono …. ma in ritardo.


La figlia quindicenne non si era ancora lavata i capelli.

Il figlio non l’aveva sentita chiamare “a cena” perché ascoltava musica in cuffia.

Il marito stava “finendo un lavoretto” al tavolo degli attrezzi.

Quando finalmente arrivarono, i cibi
non fumavano più.


Lei li guardò tutti in silenzio.

La cena era immersa in un’atmosfera tesa, si sentiva solo il rumore dell’argenteria sui piatti di porcellana.

Poi, al momento di aprire i regali,
lei si sedette su una sedia, si mise a leggere il giornale e non disse più una parola per il resto della serata.




I sequestri dell’amigdala si presentano in forme molto diverse, sabotandoci la vita ed il lavoro.

La buona notizia è che, con una maggiore consapevolezza di sé, sembra sia possibile “ricablare” il nostro cervello in funzione di una risposta più efficace agli stress che li innescano.

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