giovedì 16 dicembre 2010

Cinque minuti ancora

Forse in molti conoscono Federico Taddia, autore e conduttore radiotelevisivo da anni.
Io per caso mi sono imbattuta in questo suo scritto.

" Sì, lo so. E' ora...

Lo so che è finito il tempo di aprire gli occhi e piangere. Piangere per dire "ho fame", "ho sete", "ho bisogno di te".
Piangere per avere affetto, attenzione, protezione. Piangere, e basta, per dire "io ci sono".
Però vuoi mettere che bello avere tutte quelle coccole, quel calore, quegli abbracci, quel seno a disposizione, quel dondolio che ti sorregge, tutte quelle persone che fanno e che pensano per te ...

Dai, te lo prometto. cinque minuti ancora e basta.

Sì, lo so.

Lo so che ci sono delle lettere con cui scrivere delle parole e delle frasi. Lo so che non si dice "a me mi piace".
Lo so che i numeri sono importanti. Lo so che tutto il mondo attorno a me è fatto di storia, geografia, di scienza.
Ma vuoi mettere il godimento del dire parole senza senso, di dare i numeri, di guardare il mondo e perdersi nei suoi colori, negli odori, nelle sfumature.
Senza mai chiedersi "dove" e "quando"? Vuoi mettere il bello di non sapere e di non dover sapere...

Dai, te lo giuro. Cinque minuti ancora, e basta.

Sì, lo so.

Lo so che fa più bene una mela bio di un cheeseburger. Lo so che è meglio un buon libro invece che sciropparsi or di televisione. Lo so che una camminata in montagna è meglio della Playstation. Lo so che è meglio dirsi le cose in faccia invece che via sms. Però vuoi mettere la libertà di fare quello che si ha voglia di fare, di seguire l'istinto, di sfiorare anche la cattiva strada, il brivido di fare qualche errore, la leggerezza di non essere sempre lì a dire "questo fa bene, questo fa male". Vuoi mettere il piacere di fare le cose solo per il piacere di farle...

Dai, fidati. Cinque minuti ancora, e basta.

Sì, lo so.

Lo so che è ora delle grandi scelte. E' ora di guardare avanti. E' ora di progettare. Lo so che adesso ho delle responsabilità. Che devo essere esempio e testimone. Lo so che ho chi mi guarda, chi si ispira a me, chi si fida di me. Lo so che sono uomo, marito e padre. Però vuoi mettere quanto sia intrigante il "qui e ora", quanto sia affascinante il non dover mostrare niente a nessuno, quanto sia inebriante pensare a se stessi, quanto sia liberatorio poter dire "sì, ho sbagliato, ma chissenefrega". 
Vuoi mettere quanto sia bello essere come si vuole essere ..."
Sì, lo so. E' ora ...
Cinque minuti ancora. E poi cresco!"

(Federico Taddia)

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