domenica 9 gennaio 2011

Domenica con nebbia e il tacchino induttivista

Stamattina, al risveglio come sempre faccio appena mi alzo, ho guardato dalla finestra.
Ho visto tutto circonfuso da una nebbia leggera.
Quando siamo tutti in casa, e non si deve viaggiare, la nebbia mi piace, ha un che di misterioso, il suo alone copre parzialmente come un velo la realtà che mi circonda.
Qui poi dove abito non c'è in giro nessuno, con l'unica eccezione di un ragazzo con la giacca arancione (tipo quella del TNT) che porta in giro il suo piccolo schnauzer sale e pepe.

A volte, quando piove, l'ho visto tenersi il cane - peraltro molto fiero - dentro la giacca, in braccio.
Ho cercato di ricordare altre mattine di domenica con nebbia: che strano, non ne ricordo nessuna!
Invece mi ricordo di una domenica mattina in cui avevo un libro nuovo da leggere e sarei stata felice (il lbro era "Il segreto di Polyanna") se non per il fatto che mia madre era a letto con l'influenza e questo mi rattristava.
Poi, senza alcuna coerenza, penso ad un tacchino e a Bertrand Russell  e mi viene da ridacchiare.
Nella biblioteca dei miei genitori c'era, tra i tanti, un libriccino di Russell -  un libriccino che aveva  nel titolo  qualcosa tipo "l'intelligenza delle donne".
 
Ma la storia del tacchino l'ho ritrovata su Wikipedia
 
Un tacchino, in un allevamento statunitense, decise di formarsi una visione del mondo scientificamente fondata.
 
"Fin dal primo giorno questo tacchino osservò che, nell'allevamento dove era stato portato, gli veniva dato il cibo alle 9 del mattino. E da buon induttivista non fu precipitoso nel trarre conclusioni dalle sue osservazioni e ne eseguì altre in una vasta gamma di circostanze: di mercoledì e di giovedì, nei giorni caldi e nei giorni freddi, sia che piovesse sia che splendesse il sole. Così arricchiva ogni giorno il suo elenco di una proposizione osservativa in condizioni le più disparate. Finché la sua coscienza induttivista non fu soddisfatta ed elaborò un'inferenza induttiva come questa: "Mi danno il cibo alle 9 del mattino".  
Purtroppo, però, questa concezione si rivelò incontestabilmente falsa alla vigilia di Natale, quando, invece di venir nutrito, fu sgozzato."
 
Il tacchino induttivista è una metafora ideata da Bertrand Russell e ripresa da Karl Popper, mirata a confutare le pretese di validità dell'inferenza induttiva per enumerazione, cardine dell'empirismo tradizionale di filosofi quali Francesco Bacone, John Stuart Mill e delle disquisizioni del Wiener Kreis, il Circolo di Vienna dei filosofi positivisti logici tenutosi nella prima metà del Novecento...

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