sabato 19 marzo 2011

State attenti alle formiche

Pare che le formiche non giochino. La spiegazione di  Diane Ackerman è che non giocano perché non devono imparare alcun tipo di comportamento coordinato, le formiche sono già "pre-programmate" per comportarsi in un certo modo. 
(Diane Ackerman)


Il brano che segue è invece stato scritto da Elia Spallanzani.

"Vivo in campagna, sono andato via dal condominio perché era pieno di presenze che servivano il Palazzo. Qui sto molto meglio ma quest’estate (e anche quella prima, e quella prima ancora) ho subito un’invasione di scarafaggi, che ho virilmente debellato da solo, scovando la loro tana (un pozzetto di scarico delle acque reflue) e riempendola di insetticida in polvere.
("gli scarafaggi si accoppiano in maniera meccanica e senza gioia apparente: tuttavia lo fanno spesso e contro gli scarafaggi non c’è proprio niente da fare")

 
Più difficile è combattere le formiche, che formano nastri intricati sulle pareti e si arrampicano sui miei libri. Innanzitutto fanno meno impressione delle blatte, quindi si è più restii a sterminarle, e in ogni caso sono molto più intelligenti di noi (come in quel film dove progettano di dominare la terra), le loro tane sono ben difese, per cui ho comprato un insetticida speciale che in teoria le formiche dovevano portarsi a casa loro (che è casa mia) come leccornia, per poi morire in massa; ma mentre sbriciolavo quel cubetto azzurrino sulla colonia mi sono sentito strano e ho avuto paura di diventare un Dio.
Può darsi che sia tutto effetto del veleno penetrato attravero la pelle nell’atto di sbriciolare, ma è stato ugualmente brutto e io vi dico state attenti alle formiche."

(Elia Spallanzani)


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