mercoledì 6 aprile 2011

John Lane e la semplicità

L'ho letto l'anno scorso, mi sembra: è uno libro di John Lane,  pittore oltre che scrittore,  promotore di importanti iniziative teatrali. Ha studiato alla Slade School of Art di Londra ed all'Istituto di Educazione dell'Università di Londra.
Non sono riuscita a scovare la sua data di nascita.



Questo suo libro "Elogio della semplicità" tratta appunto della semplicità, non dell’indigenza e della povertà, né della parsimonia e della negazione di sé, ma del recupero di una vera prosperità in un mondo  dove "affamiamo" lo spirito e impoveriamo la vita.

Non ha niente a che fare con la vita di sopravvivenza, ma ha a che fare con l’avere meno e gioire di più, godere del tempo per perseguire progetti creativi, gioire del tempo per un buon cibo, godere del tempo soltanto per essere.
È inoltre un libro che pensa al futuro della nostra casa, la Terra.

Fino al '900, la Terra consisteva in un mondo di oceani e masse terrestri pieno di ogni genere di vita, bello, in parte selvaggio e  denso di ogni ricchezza, ma i nostri nipoti ne erediteranno una assai diversa, con meno di un quinto delle sue foreste originali ancora intatte, con la maggior parte della risorse idriche disponibili già impegnate o compromesse, con la maggior parte delle zone umide e delle scogliere o distrutte o degradate.

Prima o poi uno stile di vita più frugale sarà non soltanto desiderabile, ma diverrà indispensabile.

Qui un brano preso dal libro, che mi sembra stia circolando in rete.

Un uomo d'affari si avvicina ad un pescatore sdraiato tranquillamente accanto alla propria barca
  • - Perché non stai pescando? Domandò l’uomo d’affari
  • - Perché ho già pescato abbastanza pesce per tutto il giorno.
  • - Perché non ne peschi ancora?
  • - E cosa ne farei?
  • - Guadagneresti più soldi. Allora potresti avere un motore da attaccare alla barca per andare al       largo e pescare più pesci. Così potresti avere più denaro per acquistare una rete di nailon, e avendo più pesca avresti più denaro. Presto avresti tanto denaro da poterti comprare due barche o addirittura una flotta. Allora potresti essere ricco come me.
  • - E a quel punto cosa farei?
  • - Potresti rilassarti e goderti la vita.
  • - Cosa credi che stia facendo ora?

da 'Elogio della Semplicità' di John Lane 
Il Libraio delle Stelle
pag. 176

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