giovedì 7 aprile 2011

Padre Contadino

Ritornava dai campi
scuro in volto
e parlava piano
di terre, di semine, di fatiche,
svogliato. 

Batteva pesante
d’istinto
gli antichi scarponi
alla pietra
e odorava di terra. 

Parlava chiaro,
per concetti e per massime
certe,
con la ignara saggezza
del tempo consunto
e talvolta ascoltava
il suono del granaio
con le nocche di legno
e segnava il livello. 

E parlava al suo cane
sicuro
gettandogli un osso
e aiutava il vitello
ad uscire
e la cavalla
a figliare
con le mani di sempre
sporche di terra
nel connubio. 

E non era nessuno! 
Neanche un numero
nell’immobile tempo
                   mio padre.

da EMBRICI di Mario Santoro  

"Embrici" - Alfagrafica Volonnino - Lavello,1986

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