domenica 20 novembre 2011

Domenica 20 novembre 2011

Oggi è la giornata mondiale dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza.


Ogni tanto arrivano queste giornate che purtroppo poi passano e vengono appartate nella nostra memoria e nella vita di tutti i giorni.
Pensavo in un primo momento di riportare qualche racconto di Gianni Rodari, sempre in prima fila fra gli autori per l'infanzia, ma poi mi sono ricordata di avere scritto qualcosa che riguarda un po' tutti.


Latte e miele
"Io semplicemente mi rifiuto di considerare l'obbedienza una virtù, la curiosità un peccato e l'ignoranza del bene e del male uno stato ideale"

Queste parole sono state scritte da Alice Miller ne "Il risveglio di Eva".

Secondo Fromm l'amore materno presenta due aspetti: quello di tutte le cure necessarie perché il bambino viva e cresca e quello di infondergli l'amore per la vita, il senso che la vita e' bella, la gioia di vivere.

I due aspetti corrispondono rispettivamente ai biblici "latte" e "miele". Molte le madri che sono in grado di dare il "latte", poche quelle che oltre al "latte" sanno dare anche il "miele", perché solo una donna felice può dare anche il "miele", cioè contagiare il bambino con la sua felicita'.

L'essere umano può assumere un ruolo di creatore in vari modi, uno dei quali è l'amore per i propri figli.

"Oggi gli adulti si preoccupano molto che i bambini siano competenti ed efficienti, che sappiano usare il computer e conoscano le lingue straniere, e dimenticano invece quanto sia importante la fantasia.

La fantasia ci aiuta a vivere. In un futuro già presente, l'identità personale sarà sempre meno legata alla professione, poche persone potranno dire di sé: sono un ragioniere, un medico. Per molti il lavoro sarà un'attività marginale, provvisoria, mutevole. Diviene perciò necessario trovare altri interessi, altri luoghi di incontro, altri rapporti. In poche parole: inventarsi una vita." scrive Silvia Veggetti Finzi.

Scrive invece Janet Frame :
"...mi trovai ad assumere la parte a cui più ero abituata, quella della persona passiva la cui vita viene pianificata per lei mentre lei, per paura di essere punita o di suscitare reazioni, non osa rifiutare."
(pag. 470 di Un angelo alla mia tavola – Einaudi Tascabili)


LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Visualizzazioni totali