sabato 30 giugno 2012

Buon fine settimana a tutti!



Se avete piacere di riscaldarvi un po’ siete i benvenuti qui da me.



A presto e non preoccupatevi per il cane: è affettuosissimo.




Image via Emilypaigeoslie

giovedì 28 giugno 2012


L’estate,  anche quando è calda come in questi giorni, mi fa star bene.
Da bambina l’estate per me era il mare, le lunghe vacanze  con secchiello e paletta per la spiaggia, la scoperta – ogni anno -  della casa che la mia famiglia prendeva in affitto per la stagione, sempre a piano terra, ver via di mia nonna, e quindi con un giardino intorno. 
L’incontro con bambini della mia età con cui giocare a giochi diversi da quelli della città.


Ora l’estate  essenzialmente è per me leggere e stare in giardino

Ho letto di recente  su Il Cambiamento alcune considerazioni sul giardinaggio in generale:

"Il giardinaggio si configura prevalentemente come un’esperienza emotiva, anche se costituita principalmente da attività fisiche, e risponde a diverse motivazioni: funzionali, estetiche e psicologiche.

 È evidente che più forte è la passione per il giardinaggio, maggiore è il coinvolgimento psicologico ed emotivo. Mentre più è accentuato il fattore estetico - l’avere un bel giardino o terrazzo - minore è il coinvolgimento emotivo per il giardinaggio.

Secondo una  ricerca Nielsen, gli italiani in media possiedono 7 piante in casa e 11 fuori casa. Ma l’inadeguatezza degli spazi impedisce al 23% della popolazione di averne in casa e al 12% di disporne in giardino.


La media degli italiani preferisce avere informazioni sul giardinaggio tramite il passaparola e i consigli di amici e parenti, oltre al punto vendita, mentre i più giovani si rivolgono ai forum e ai blog. Gli argomenti sulla cura del verde sono tanti e diversi. Si va dalla ricerca sulla stagionalità delle colture alle modalità di irrigazione, cioè come e quando irrigare, piuttosto che dai metodi per curare le eventuali malattie delle piante, fino al luogo ideale per creare un habitat perfetto.

Tra gli appassionati di giardinaggio non mancano quelli dal cosiddetto ‘pollice verde’ che rappresentano il 28,4% del campione (in totale ha coinvolto 6 mila famiglie italiane). In questo profilo si ritrovano i nuclei familiari composte da persone anziane che vivono quasi sempre in piccoli centri urbani. Sono riservati, razionali, ordinati e timidi.

La ricerca ha individuato un altro gruppo, quello definito ‘vorrei ma non posso’, che rappresenta il 24,5% del campione. Si tratta di famiglie che si informano moderatamente su internet o su libri specializzati, ma diversamente dai precedenti preferiscono spendere poco.

L’aumento dell’interesse verso la cura del verde è un segnale sicuramente positivo e che lascia ben sperare, anche perché sono ormai noti e riconosciuti i benefici psicologici che si possono trarre dal praticare il giardinaggio: relax, abbattimento dello stress, attività fisica e tempo trascorso all'aria aperta."


Immagini prese dalla rete


martedì 26 giugno 2012

Bisogno di Poesia


Immagine dal web



Scritto con inchiostro verde



L'inchiostro verde crea giardini, selve, prati,


fogliami dove cantano le lettere,


parole che son alberi,


frasi che son verdi costellazioni.



Lascia che le parole mie scendano e ti ricoprano


come una pioggia di foglie su un campo di neve,


come la statua l'edera,


come l'inchiostro questo foglio.


Braccia, cintura, collo, seno,


la fronte pura come il mare,


la nuca di bosco in autunno,


i denti che mordono un filo d'erba.



Segni verdi costellano il tuo corpo


come il corpo dell'albero le gemme.


Non t'importi di tante piccole cicatrici luminose:


guarda il cielo e il suo verde tatuaggio di stelle.


Octavio Paz



lunedì 25 giugno 2012

Donne, Donne e ... aforismi


L'immagine è presa dalla rete




L'Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. È un paese dove tutto funziona male, dove regna il disordine, il cinismo, l'incompetenza, la confusione. E tuttavia, per le strade, si sente circolare l'intelligenza, come un vivido sangue.
Natalia Ginzburg



Un rapporto d'amicizia che sia fra uomini o fra donne, è sempre un rapporto d'amore. E in una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c'è più sensualità che nel vero e proprio atto d'amore.
Dacia Maraini



Se una donna conserva il dono di saper essere vecchia quando è giovane e giovane quando è vecchia, saprà sempre che cosa succederà poi. 
Clarissa Pinkola Estés



domenica 24 giugno 2012

E’ il giorno di mezza estate






Essendo oggi il giorno di San Giovanni, estrapolo da un mio post del 18 giugno 2009 qualche notizia su questa festività magica o esoterica…


http://estateincantata.blogspot.it/2009/06/solstizio-destate.html


Il 24 giugno è il giorno dedicato a Giovanni Battista: acque, rugiada miracolosa e falò sono l'aspetto esterno di questo altissimo evento esoterico.


Dal punto di vista astrologico, la situazione è opposta rispetto al Solstizio d'Inverno: siamo al passaggio tra il domicilio della Luna (Cancro) e quella del Sole (Leone).


I Filosofi mostravano questo evento con due Alberi, uno dai preziosi Frutti d'Argento e uno ancora più prezioso dai Frutti d'Oro.


Siamo entrati cioè in quel giardino sorvegliato, vincendo il Serpente che sbarrava la strada, abbiamo ben coltivato il nostro spirito ed ora siamo in procinto di cogliere i Frutti più preziosi che uomo possa mai immaginare.


Questo simbolismo descrive un processo interiore, una maturazione che avviene dentro di noi.


La tradizione vuole che il Fiore, detto di San Giovanni, sia un fiore candido e luminoso, capace di diffondere una" luce intensa" che avvolge tutto ciò che lo circonda e che dona poteri occulti e grandi conoscenze a colui che ha la buona sorte di vederlo sbocciare.


Per vedere il Fiore, secondo la leggenda, il novizio deve recarsi in un bosco prima della mezzanotte, sedersi presso una felce, tracciare un cerchio attorno a sé ed alla felce e quindi mettersi in paziente attesa, senza distrarsi e senza prestare ascolto a chi vuole distoglierlo dal proprio intento.


Il Fiore sboccia all'improvviso e il suo splendore dura un solo istante e bisogna essere pronti o l'occasione è persa fino al prossimo anno.


Ovviamente si tratta di un'allegoria, la Felce non fa fiori (appartiene alle crittogame e si riproduce per spore), ma la Felce è una pianta primitiva che sta ad indicare come la conoscenza vada cercata risalendo alle radici del tempo.


Il Fiore, già di per sé simbolo della fugacità delle cose, è descritto ancora più evanescente, basta un attimo di distrazione, per non cogliere il momento "magico".


Da qui, poi:



sabato 23 giugno 2012

Hannah Arendt e Green Hill

Beagle
Beagle, un cane dolcissimo.


Si chiedeva Hannah Arendt  nei suoi “Quaderni e Diari (1950-1973)” - ed. Neri Pozza:1973)” - ed. Neri Pozza:

Amor mundi – perché è così difficile amare il mondo?


Certo aveva tutti i motivi per porsi questa domanda, lei, ebrea, internata a Vichy per mesi, costretta a fuggire sempre, fino all'approdo negli Stati Uniti.


Hannah Arendt,  testimone e vittima di uno dei periodi più oscuri del secolo  scorso, riesce a mantenersi obiettiva ed è, per me, quella grande donna  che, nonostante il dolore e la sofferenza, riesce addirittura a prevedere l’errore che stava attuando il popolo ebraico sopravvissuto (v. Israele).


Sono partita da una storia atroce dell’umanità verso gli uomini, per arrivare alle storie atroci contro gli animali – nostri fratelli.
Sopra c'è la foto, una delle tante che sono in rete, di un beagle.
E sono proprio loro, questi dolci cani, le vittime in questo caso, del predatore  ‘uomo’


Dal sito Rai Giornale radio del 16 giugno scorso,  riporto le prime righe:


DAVANTI AL SENATO PRESENTATO IL MANIFESTO UFFICIALE DELLA CAMPAGNA
Roma, migliaia in piazza contro la vivisezione
No alla vivisezione e si alla chiusura di Green Hill, la struttura di Montichiari dove vengono allevati beagle per la sperimentazione. Un corteo composto da migliaia di persone ha animato le vie della Capitale con l'intenzione di portare avanti questo messaggio. Tra i partecipanti anche l'ex ministro Michela Vittoria Brambilla, che ha chiesto di chiudere Green Hill in base all'art.14 della legge comunitaria licenziata dalla Camera…


Su questo sito http://www.fermaregreenhill.net/wp/  sono riportate in maniera chiara le iniziative passate e in corso per fermare la vivisezione.


A chi l’argomento stesse a cuore, consiglio la pagina su Gea Press  in data di ieri 22 giugno.






Buon sabato a tutti!


Immagini prese in rete



venerdì 22 giugno 2012

In attesa del fine settimana

Immagine presa da qui


Un aforisma di Tiziano Terzani


L'arte, quella vera, quella che viene dall'anima, è così importante nella nostra vita. L'arte ci consola, ci solleva, l'arte ci orienta. L'arte ci cura. 


Noi non siamo solo quello che mangiamo e l'aria che respiriamo. Siamo anche le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci hanno addormentato da bambini, i libri che abbiamo letto, la musica che abbiamo ascoltato e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.


(Tiziano Terzani)

mercoledì 20 giugno 2012

Sragionare a causa del caldo?

Certo, può essere il caldo, comunque un'esigenza pressante mi ha portato a riaprire un libro, letto tempo fa:
"Amare Tradire"  di Aldo Carotenuto e, senza scegliere, ho aperto a caso.
Così leggo:


"Una relazione autentica non esclude dal suo scenario la dimensione del dolore.
Perché in una relazione autentica i due partner non nascondono l'un l'altro il continuo mutamento della vita, l'oscillare costante, la precarietà che ci fa sentire un giorno pieni, un giorno svuotati, un giorno ostili e offesi.


Non volere tener conto della sofferenza significa anestetizzare almeno metà dell'esperienza di essere vivi, e quando a questo progetto di rimozione si lavora in due, il matrimonio si trasforma diabolicamente in una complicità nevrotica.


Il matrimonio d'anima, invece, diviene possibile solo come unione di due solitudini.


Scrive il poeta e saggista messicano Octavio Paz in Il labirinto della solitudine (1959, p. 250):


"L'amore è uno degli esempi più evidenti di quel duplice istinto che ci induce a scavare e ad affondare in noi stessi e, contemporaneamente, ad uscire da noi e realizzarci nell'altro: morte e ricreazione, solitudine e comunione." 


L'uomo, sostiene Paz, è al tempo stesso nostalgia e ricerca di comunione.
Nel momento in cui egli sente se stesso, si sente anche come mancante dell'altro e, dunque, come in solitudine.
(...)"



Poi penso che da stamattina, continua a suonarmi nella testa, una vecchia canzone di Alain Barriere, Vivrò



Ormai
so che sempreeee e cosiiiiiii'. 
Vorrei 
che finisse
con te. 
Ma pooooi 
tutto continuerà. 
Vivrò
anche senza di te...

E mi rendo conto che sono a un passo da un colpo di sole....


Ah, giusto, l'immagine è presa dal web, anche questa in maniera casuale.

martedì 19 giugno 2012

Felicita, libertà .....


- "Non vorresti essere libera, Lenina?"


- "Non capisco cosa intendi. Sono libera, libera di spassarmela. Tutti sono felici al giorno d’oggi."


Rise, "Si, ‘Tutti sono felici al giorno d’oggi' Questo lasciamo ai figli. Ma non vorresti essere libera di essere felice in qualche altro modo, Lenina? Alla tua maniera, per esempio; non come tutti gli altri."


- "Non capisco cosa intendi," ripeté.


Da Il nuovo mondo di A. Huxley


 Alex Alemany (1943, Spanish)


Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.
(Aldous Huxley)


Per chi volesse approfondire il pensiero e l’analisi di Huxley  suggerisco questa tesi di laurea: http://www.huxley.net/bonsignore/index.html



L’immagine – presa dal web – ha come autore  Alex Alemany (1943, Spanish)



domenica 17 giugno 2012

L'uccellino






Proprio ho sperato che volasse via, 
e non cantasse sempre davanti a casa mia;
gli ho battuto le mani dal limitare 
quando non l'ho potuto più sopportare.




Mio in parte il torto dev'essere stato.
L'uccelletto non era stonato.
E qualcosa non va, qualcosa manca 


in chi vuol far tacere uno che canta.

(Robert Frost)

sabato 16 giugno 2012

Sabato con vignetta



Trovata su Google Plus, non che sia romantica, ma spassosa lo è di sicuro...


Buon sabato a tutti!!!

venerdì 15 giugno 2012

Un post dell'anno passato



Oggi ripropongo un post del 16 marzo 2011.
Non di tanto tempo fa, in effetti.
Eppure, qui, nel mio mondo e nel mondo in genere, sono tali e tanti i cambiamenti avvenuti, che ho bisogno di aprire qualche cassetto che non avevo più aperto.


http://estateincantata.blogspot.it/2011/03/ricordi-e-profumi.html


Ricordi e profumi 

Scrive Diane Ackerman:


"Basta sfiorare il filo teso di un profumo che i ricordi  risuonano immediatamente" 
   
Anch'io nel  novembre 2008 scrissi qualcosa sulla memoria olfattiva e dopo il post di ieri sento il bisogno di rifugiarmi un po' nei profumi...


"Tra i cinque sensi l'olfatto è considerato il senso della gioia di vivere.


Cassetti profumati, erbe essiccate, sacchettini di lavanda, il profumo del pane in forno o di una torta, la chimica di un dopobarba, l'odore salmastro del mare , quello inebriante del tiglio in fiore ...


È una memoria nella nostra vita, quella che forse, più della scrittura, ci permette di conservare il passato.


Anche se siamo distratti o preoccupati, un odore può raggiungerci e farci ritornare indietro, dentro quel passato che è pronto a riemergere se solo lasciamo socchiusa la porta.


Platone nel Fedro racconta il mito sull'invenzione della scrittura da parte del dio egiziano Theuth e sul dono di essa, destinato agli uomini che Theuth fa al faraone.


Qui cito Giorgio Colli riprendendo le seguenti frasi da "La nascita della Filosofia":


"Theuth magnifica i pregi della sua invenzione, ma il faraone ribatte che la scrittura è sì uno strumento di rammemorazione, ma puramente estrinseco, e che persino rispetto alla memoria, intesa come capacità interiore, la scrittura risulterà dannosa.


Quanto alla sapienza, la scrittura la fornirà apparente, non già veritiera.


E Platone commenta il mito accusando di ingenuità chiunque pensi di tramandare per iscritto una conoscenza e un'arte, quasi che i caratteri della scrittura avessero la capacità di produrre qualcosa di solido. Si può credere che gli scritti siano animati dal pensiero: ma se qualcuno rivolge loro la parola per chiarire il loro significato, essi esprimeranno sempre una cosa sola, sempre la stessa."


E ancora:


"Platone contesta in linea generale alla scrittura la possibilità di esprimere un pensiero serio e dice letteralmente:


'Nessuno uomo di senno oserà affidare i suoi pensieri filosofici ai discorsi immobili, com'è il caso di quelli scritti con lettere'.


Ancora più solennemente ribadisce poco oltre, ricorrendo ad una citazione omerica: "Perciò appunto ogni persona seria si guarda bene dallo scrivere di cose serie per non esporle alla malevolenza e alla incomprensione degli uomini. ..."


Come dire, quindi che le cose più serie riposano nella parte più bella dell'essere umano.


Le parti tra virgolette provengono da La Nascita della Filosofia di Giorgio Colli - Piccola Biblioteca 29 - ADELPHI - pagine 111 - 112.

sabato 9 giugno 2012

Questi giorni




Di questi giorni, fra le altre piccole cose del quotidiano, voglio ricordare la scomparsa di Ray Brundbury.


La sua è una scomparsa per me legata a un volto, a parole che ho letto più volte, a quell’Estate incantata a cui ho lasciato una parte di me e che dà il titolo a questo blog.


dandelion


Credo che il suo capolavoro sia Farenheit 451, da cui persino il grande François Truffaut trasse un magnifico film.


Riscrivo alcune parole di quest’ultimo libro menzionato:


Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. 
Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purché si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos'altro che porti poi la nostra impronta. 
La differenza tra l'uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita. 


Ray Bradbury (Waukegan, 22 agosto 1920 – Los Angeles, 5 giugno 2012). Da Farenheit 451.

sabato 2 giugno 2012

Ciliege e scuse



Mi voglio scusare con tutti per questa mia scarsa presenza sul blog mio e vostro.


E' solo che sono stanca. Ora però con i sali minerali e le vitamine, la creatina, ecc... credo sia questione di pochi giorni e mi rifarò.


Grazie comunque a chi mi segue e a presto!


Foto di  Faranak Davoodnejad

venerdì 1 giugno 2012

E giugno è arrivato


A sera tace                                    



A sera tace il lamento
del cuculo nel bosco.
Più profondo si china il frumento,
il papavero rosso.


Nero temporale minaccia
sopra la collina.
L'antico canto del grillo
si spegne nel campo.


Non più si muove il fogliame
dell'albero castagno.
Sulla scala a chiocciola
fruscio della tua veste.


Quiete la candela risplende
nella stanza oscura.
Una argentea mano
la spense;
silenzio del vento, notte priva di stelle.


(Georg Trakl)

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