venerdì 13 luglio 2012

Beach Music

St. Michael Island


Ed eccomi qui a raccontare, di nuovo nella St. Michael Island durante quell'anno spazzato dalle burrasche di venti settentrionali, quando il fenomeno dell'erosione sulle isole aveva raggiunto livelli pericolosi.
Sulla spiaggia sempre più smangiata dal mare, lì dove l'acqua aveva addirittura sommerso parte di un antico bosco, la squadra di baseball del liceo di Waterford aveva organizzato una festa dell'alta marea.


Era stato previsto che durante quella notte la casa dei Midletton cedesse e finisse in mare.
In occasione delle maree dell'ultima primavera quattro case lì nei paraggi avevano fatto la stessa fine. E dunque a quella casa, condannata e deserta, avevamo deciso di dedicare una festa di addio.
Aveva già cominciato a scivolare verso il mare, inclinandosi contro l'argento cesellato dei cavalloni.


I frangenti segnavano il tempo dei nostri balli, e rintoccavano lo scorrere delle ultime ore della nostra adolescenza.
Tutti noi avevamo visto nascere il rock and roll, e avevamo caricato di ritmo e desiderio la musica dell'epoca, ballando selvaggi e innocenti lungo gli anni del liceo.


Le autorità avevano dichiarato inaccessibile la casa: ma noi avevamo rotto i sigilli dello sceriffo, liberandola per l'ultima festa con l'alta marea.

(...)

Il mare cresceva invisibile sotto di noi , e la luna splendeva morbida e luminosa.
Un lustro cono di luce, come velluto nel corridoio nuziale, accendeva le scaglie dei marlin e i dorsi delle balene che incrociavano al largo. ...

Passò un'ora, magica; e, danzatori d'oceano e sfidanti della marea, ci trovammo ad ascoltare il mare direttamente sotto di noi, mentre ormai le onde venivano a squassarsi contro la casa.

Da  "Beach Music" di Pat Conroy - Ed. Bompiani 1996

Immagine presa dal web





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